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Pet​ř​í​n

by Petřín

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1.
Stratosfera 04:43
STRATOSFERA In fondo è qui Che vuoi restare E non ti costa niente scrivere da qui Solo da qui La puoi guardare Senza che gli altri possano vedere te Solo così Puoi lavorare E quando avrai finito tornerai quassù Le mani bianche Da colorare La mente stanca da distruggere Stanca di distruggere Guardati bene Guardati male Fissati alo specchio, parla normale Parla del destino che non ti ha salvato Parla del futuro che non ti ha cambiato Parlami bene Parlami adesso Se la voce è bassa, parla lo stesso Parlami Delle tue visioni Di tutti quei suoni Del terreno che si sposta Parlami di te Di quello che è stato Quello che è cambiato Dell’inizio del disastro Parlane bene Parlane male Parla delle stanze che non vuoi occupare Parla del nemico che non ti ha trovato Parla del ferito che hai risparmiato Mi cercano di notte coi bastoni Controllano se ho abbastanza freddo Proteggo i miei pensieri nella neve Col mio respiro Io che non mi accorgo mai di niente Io che non conosco la paura Io che sono anni che non dormo E non cammino Immagina il mio sguardo contro il sole Immagina il sorriso sulle labbra Immaginati quello che non dico E che non scrivo.
2.
SUPERFICIE 2013 Considera nelle stazioni Il tempo va più lentamente Oggi voglio stare spenta Sentire come ci si sente Considera le discussioni L’autoradio vecchia da cambiare Oggi posso andare in centro Guardare e farmi guardare Oggi sta male Torna dal suo funerale Veste volgare E la sera va a ballare (x2) Considera le discoteche Le notti in bianco da passare Oggi posso stare spenta Al buio per non ricordare La sala si riempie in fretta Di madri, madri di ragazze Tutte con gli stessi sguardi Riesumati dopo quarant’anni E forse lui mi avrebbe detto: “è il caso tu ti faccia aiutare” Ma non mi va E non mi va Oggi sta male Torna dal suo funerale Veste volgare E la sera va a ballare Madri ammalate che ritornano a ballare Madri invecchiate che ritornano a ballare.
3.
Polvere 03:07
POLVERE Affacciatevi Non è vero che sto male Bisogno di chi? Non è vero che sto male Correre, correre sì Il cibo non mi va (x2) Lasciatemi qui Non è vero che sto male Nostalgia di chi? Semmai del cielo, semmai del mare Polvere, polvere sì Il fumo non mi va Polvere, polvere sì Il vino non mi va E Sali, scendi, lasci, prendi Vai a vomitare E stai bene e stai male Compri, vendi, ti alzi, ti stendi Vai a lavorare Riesci a lavorare E se stai male, se stai bene, non vale?
4.
MI HANNO DETTO Mi hanno detto che Ogni cosa va catalogata Foto, lettere Ogni lacrima nel suo settore Mi hanno detto che Se non c’è un posto per il dolore Uscirà da sé Allagando i campi in poche ore Mi hanno detto che Tutto sommato è più difficile da dire Mi hanno detto che Tutto sommato non è difficile da fare L’hanno detto a me L’hanno detto a me L’hanno detto solo per confondermi L’hanno detto a me L’hanno detto a me L’hanno detto solo per offendermi E non farò Più l’errore decisivo di fermarmi a un tavolino No, non prendo niente, non più Mi hanno detto che Ogni attimo conservato Poi ritornerà Come un sogno appena più sfuocato Mi hanno detto che Che non cade una stella E ho capito che È la parte più bella Mi hanno detto che Tutto sommato così è più facile da fare Mi hanno detto che Tutto sommato così è più facile riuscire L’hanno detto a me L’hanno detto a me L’hanno detto solo per deridermi L’hanno detto a me L’hanno detto a me L’hanno detto solo per illudermi E non starò Più allo stesso tavolino, che anche il vostro miglior vino Poi non sa di niente, non più.
5.
IL GIORNO DI PAGA Ho girato la terra Con le mie mani scure Intontito dal peso del sole Ho raccolto i tuoi frutti Scaricato i tuoi camion Ogni giorno Per più di venti ore Non parlare, non ti fermare Verrà il giorno della paga E tutto finirà Ho piantato i tuoi semi Per la nuova stagione Ho sudato tutto il giorno ogni giorno Ed il nodo lo accetto alle dita Non ai polsi Semmai al bastone Non parlare, non ti fermare Verrà il giorno della paga E tutto finirà Non ho niente in contrario A chiamarla padrone Ma non campo di sole parole I miei figli, mia moglie, la mia terra lontana non mi perdoneranno l’errore quindi aspetterò questa notte che domani è giorno di paga e se non lo sarà, come tutte le volte che la scusa sia un po’ meno vaga io e i miei compagni siamo tutti grandi ma ci muoviamo senza far rumore corpi pesanti dal passo leggero allenati a scivolare nel buio la guerra insegna a trattenere il fiato cambiare nascondiglio ogni due ore e quindi adesso voliamo sulle scale verso la stanza del nostro signore i cani stanotte non abbaieranno loro ci conoscono, loro lo sanno loro umiliati per molti più anni la stessa voglia di liberarsi la stessa sete di ricompensa la stessa fame, la stessa pazienza la stessa rabbia, ma non il coraggio di ribellarsi al bastone di faggio non gridare, non ti scusare oggi è il giorno della paga e tutto finirà non scappare, non ce la puoi fare le tue lacrime annaffiano i campi dei nostri fiori del male non scappare, non ci provare il tuo sangue concima i campi dei nostri cuori neri.
6.
RISACCA (ASCOLTANDO LUNGO I BORDI) Ho passato metà della mia vita sulla riva del mare Ad osservare barattoli, pettini, buste di plastica Nastri per i capelli, cappelli, mappe geografiche Oggetti di ogni genere E fingendo di costruire castelli di sabbia Ho raccolto bracciali, sfere celesti, monete arrugginite Vestiti logori, bandiere strappate Restituiti alla terra Da navi naufragate E con le mani sporche di sabbia bagnata Dopo lo scontro tra due navi da crociera Ho raccolto una scatola di ferro Con un biglietto al suo interno Misteriosamente asciutto e leggibile “e viaggerò e viaggerai Ma tu non mi aspettare E aspetterò e aspetterai Ma lasciami viaggiare E tornerò se aspetterai E aspetterai e aspetterai E aspetterai e aspetterai E tornerò se tornerai A non aspettarmi mai”
7.
PRENDITI CURA DI TE Hai pensato di cambiare il mondo Mentre il mondo era cambiato già Hai deciso: ti saresti ucciso Ti sei chiesto: ma come si fa? Hai giurato di esser stato sottovalutato Limitato nella libertà Perché questo non si fa, via da qui non ci si va E adesso cosa fai? E adesso come mai? (e non ce la fai) Prenditi cura di te Cosa conta se non sei istruito? Cosa importa se non hai virtù? Hai promesso che saresti uscito E che non lo avresti fatto più Quante volte ci hai pensato Cambio casa, cambio Stato Preferisco farlo a questa età Ma le lingue non le sai, soldi non ne hai Confidenze non ne dai, oggi più che mai (e non ce la fai) Prenditi cura di te Ora che sogni non ne hai Salti nel buio non ne fai Ora che soldi non ne dai Ora che scambi non ne fai Ora che progetti non ne hai Ora che trucchi non ne sai Ora che vuoi solo dormire Ora che sta tutto per finire.
8.
Fantasmi 04:20
FANTASMI Attraversiamo le strade Senza avere più nessun timore E le foreste innevate Senza più bisogno di calore E se dovesse andare bene La vita cambierà Correre il rischio mi conviene E lei lo capirà Attraversiamo piazze che Non avranno più il nostro nome E sorvoliamo statue che Non saranno più in nostro onore Non è il momento di spiegare O si preoccuperà Lei non potrà dimenticare Non mi abbandonerà Su le mani Se le mani Questa è una rapina Su le mani Su le mani Fermo o sparo Attraversiamo le strade Senza avere più nessun timore Tra le lamiere piegate Non sentiamo più nessun dolore Fare un errore a fin di bene Lei me lo perdonerà Lei le promesse le mantiene E mi sorriderà E attraversiamo i portoni Che non hanno più il mio cognome E gli animali di casa Non seguono più il nostro odore E aspetterai lei che non viene E non ti penserà Farai suonare le catene Ma non ti sentirà Senti il vento suonare Guarda le tende ballare Piove col sole Pioggia o lacrime? Piove e sei sola Pioggia e lacrime.
9.
UN MEZZO PER UNO SCOPO Ho fatto un patto con i miei rimpianti Non li avrei rimpianti più Ed ho vietato al groppo in gola Di salire ancora su Principalmente per le cose brutte Che io non indosso mai Posso accordarmi con la tenerezza Solo se non guarderai Hai presente le strade? Alla fine delle strade le persone si salutano Nei modi più diversi, più adeguati alle persone A rapporti e situazioni E io non sono stanco E io non sono lento Io sono contento (x2) Ho fatto un fuoco con i miei ricordi Il fumo non si vede più E ho sanguinato pur di non parlare Tu puoi continuare, tu puoi continuare A torturare, a minacciare A perquisire, a disquisire A non capire, a non voler capire Che devo capire quello che ho da dire E mi sono appena accorto Che su questo pseudo disco Questo è il primo pseudo pezzo Dove non c’è neanche un morto E io che sono stanco E io che sono lento Io sono contento (rip.)
10.
J.B. 04:35
Seduto sotto la statua Conto le macchie che ho Sui miei vestiti firmati Che non mi cambio da un po' Non darmi altre monete Se non ne hai, non ne hai Ho un posto dove portarti Oggi, che fai? Nella mia casa in collina Dove non ci torno più La spazzatura ammassata Da terra al soffitto blu Doveva essere un cielo Dovrebbe esserci lei Ma io non credo alle favole E non ho Dei Non sono più andato al mare Non guiderò l'auto più Sto in questa piazza alberata Dove non si vede su Non darmi altre monete Se oggi non puoi, se non puoi Ho un posto dove portarti Oggi, se vuoi Nel mio palazzo sul mare Tutto è iniziato da lì Con le colonie di gatti Che adesso vivono qui Con le vetrate sfondate Se non lo sai, non lo sai E non è il caso di chiedere Oggi, come mai? Io assomiglio a mio figlio che vive a Milano Disegna divani E non vedo da tempo Non ha tempo Io assomiglio a mia figlia che insegna a Ginevra arte contemporanea E non vedo da tempo Non ha tempo Io assomiglio a sorelle Che usano stevia Al posto del dolce E non vedo da tempo Non ho tempo A me è rimasto un unico amico Che vedo da anni nell'atrio Dell'ospedale (Non sta male) Non chiede niente Non vuole sapere La gente ignora il suo nome reale E lo chiama Boccale Johnny Boccale.

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released June 25, 2016

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Petřín Pisa, Italy

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